La nostra storia comincia circa 15 anni fa, quando con mio fratello, attratti, come le api verso i fiori, dalle risorse nettarifere della Calabria, che in pochi avevano ancora saputo valorizzare e che, rispetto alle altre regioni, sembravano per lo più abbandonate a se stesse, decidiamo di investire nell’azienda di famiglia.
Punto di riferimento dell’azienda fino a poco tempo fa è stato nostro padre, che ci ha supportato fin dall’inizio appoggiandoci in tutto e per tutto. Con un fiore così alla spalle, ci facciamo coraggio e spicchiamo il volo, intraprendendo il mestiere di apicoltore.
I nostri valori
Etica: prodotto di qualità al giusto prezzo, senza speculazione.
Passione: continuiamo da anni per passione, diffondendo il made in Calabria.
Rispetto: Che mondo sarebbe senza api? Un mondo in cui sparirebbero anche diversi cibi dal tavolo.
Alle api piace spostarsi perché sanno bene che non tutti i fiori sono uguali.
Oggi in azienda adottiamo le tecniche più avanzate per ottenere un miele pregiato e di ottima qualità, sempre nel pieno rispetto della natura e della biodiversità.
Pratichiamo la movimentazione meccanica delle arnie nel periodo che va dalla sera, quando le api rientrano, all’alba, quando necessitano di uscire.
Acacia, millefiori… sono solo alcune delle fioriture che le nostre api esplorano al mattino, a seconda del periodo e delle 6-7 varietà di miele che produciamo.
Il momento migliore per gli spostamenti delle arnie è durante la primavera. Verso la metà di maggio, quando il clima caldo non aiuta e le api non portano più nettare dai fiori, procediamo invece con un’altra importante operazione: la smielatura.
Smielatura artigianale
Estraiamo il miele “a freddo”, come una volta direbbe qualcuno, così da lasciare le proprietà nutritive del prodotto inalterate.
Si toglie lo strato di cera con cui le api sigillano i favi, per permettere la fuoriuscita del miele.
I telai vengono inseriti all’interno di una centrifuga, che girando fa fuoriuscire il miele dai favi.
Attraverso dei filtri vengono eliminate le impurità presenti, quindi il miele viene lasciato a decantare.
Noi lo sappiamo bene. All’inzio abbiamo lottato contro la cattiva informazione che solo il miele allo stato fluido rappresenti sinonimo di qualità. La verità è però un’altra, infatti, a meno che non sia prodotto da poco tempo (1-2 mesi), il miele assume altre forme, probabilmente meno apprezzate perché poco funzionali, ma del tutto normali: non a caso il miele cristallizza sotto i 14°.
Ma che cos’è la cristallizzazione?
La cristallizzazione è un processo di naturale maturazione del miele. Il suo andamento dipende dalla tipologia di miele, dal processo di produzione e dalla conservazione. Mieli che contengono più fruttosio rispetto al glucosio, cristallizzano molto lentamente.
Il nostro miele è cristallizzato in “maniera guidata”, evitando il processo di “pastorizzazione” che molti praticano per mantenere il prodotto sempre liquido, ma che fa perdere le proprietà organolettiche e i valori nutrizionali del prodotto.
Qualora si desiderasse far ritornare il miele allo stadio liquido, si può immergere il vasetto a bagnomaria a massimo 40 °C (si consiglia di non ripetere troppe volte il processo per non denaturare la composizione del miele stesso).