Il polline viene prodotto dalle piante nel periodo della fioritura e rimane attaccato al corpo delle api, che lo utilizzano per la propria alimentazione. La parola polline deriva dal latino “pollen”, che significa “fiore di farina”, per il suo aspetto: il polline è costituito da strutture microscopiche che assumono la forma di una polvere di colore variabile, tra il giallo e il rosso, a cui le piante affidano il trasporto delle proprie cellule germinali.
Alcune buone ragioni per cui consumare del polline d’api per brevi periodi:
- È una preziosa fonte di energia per gli sportivi;
- Rafforza le difese immunitarie e riequilibra i metabolismi fragili;
- È un tonificante: adatto al consumo dei più piccoli, ridona anche forza ai convalescenti, alle persone affaticate, indebolite e intossicate;
- È utile in caso di artrite, rachitismo e ritardi nella crescita;
- Stimola l’attività celebrale: è un ottimo rimedio contro l’affaticamento intellettuale, la nevrastenia, l’astenia. Migliora il lavoro intellettuale e le capacità mnemoniche.
- Regolarizza le funzioni intestinali; combatte inoltre la colite e gli stati fermentativi;
- Combatte la caduta dei capelli e migliora la salute del cuoio capelluto;
- Essendo uno stimolante, aumenta la libido e l’eccitazione sessuale;
- In quantità minime e per un breve periodo, l’assunzione quotidiana di un determinato polline può desensibilizzare un individuo dalle allergie associate a tale sostanza. Ma è bene essere molto cauti.